VICENZA. Alberghiero preso d'assalto. Che sia la crisi o l'effetto Masterchef, sta di fatto che le iscrizioni all'enogastronomico stanno prendendo il volo. Dai primi riscontri - le domande vanno presentate on-line fino al 28 febbraio - sembra che a riversarsi sull'indirizzo che sforna cuochi e barman saranno circa il 60% degli studenti che scelgono di frequentare il Da Schio, istituto che conta altri due indirizzi: tecnico turismo e professionale servizi commerciale. È però l'alberghiero il corso che riscuote i consensi maggiori e che fin dal suo esordio in città, a settembre 2010 sotto la presidenza di Enrico Delle Femmine, ha registrato il tutto esaurito con sette classi prime ai blocchi di partenza. Quest'anno il copione rischia di ripetersi e al Da Schio tira aria di preoccupazione, oltre che la certezza che ci saranno studenti esclusi.
LA CARENZA. «Non è solo una questione di aule - spiega Giuseppe Sozzo alla guida della scuola dal settembre scorso dopo il pensionamento di Delle Femmine - è la mancanza di laboratori a preoccuparci. Un indirizzo come questo necessita di spazi e attrezzature per la cucina, il bar, il ricevimento». All'istituto di via Baden Powell la cucina a dire il vero c'è, ma è l'unica a disposizione, tanto che per far fronte alle esercitazioni pratiche di tutte le classi dell'alberghiero il Da Schio è costretto a bussare alle porte del vicino San Gaetano di cui utilizza il laboratorio con forni e fornelli. Esiste poi una sala bar arredata di tutto punto, mentre è ancora sulla carta il laboratorio di pasticceria più volte chiamato in causa. È per questo che, di fronte ad un assalto di iscrizioni a cui non potrebbe far fronte, l'istituto ha pensato di mettere le mani avanti istituendo una sorta di numero chiuso, anche sulla scia di un circolare ministeriale in cui il Miur raccomanda alle scuole di accettare alunni in base agli spazi a disposizione.
Tutti i particolari nel Giornale in edicola
Anna Madron
da Il Giornale di Vicenza del 29/01/2013