I carabinieri hanno fatto il blitz nelle classi dell'istituto con Jerdie, un pastore tedesco addestrato
Intervento dei militari chiesto dal preside: «La prevenzione è importante e i ragazzi devono sapere che sono tenuti d'occhio»
Qualcuno ha avuto l'impressione di essere stato catapultato all'improvviso sul set di un film d'azione e si è pure divertito. Qualche altro, vedendo che il pastore tedesco Jerdie era un po' troppo interessato al suo zaino e lo fiutava con insistenza magari un po' d'ansia l'ha avuta. Di certo il bilancio del blitz dei carabinieri con tanto di cani antidroga, voluto dallo stesso preside del Da Schio, è stato positivo: cinque classi controllate a sorpresa, zero stupefacenti trovati.
IL CONTROLLO. È venerdì mattina. Suona la campanella e iniziano le lezioni. Pochi minuti ad ascoltare l'insegnante e poi si aprono le porte: ci sono i militari del radiomobile di Vicenza e quelli del nucleo cinofili di Torreglia che spiegano il motivo della “visita”. Una sorpresa per tutti, insegnanti compresi. L'unico a sapere del controllo è Giuseppe Sozzo, alla guida dell'attività educativa e didattica dell'istituto dallo scorso settembre e che, infatti, ha spiegato: «È inutile negarlo. Non si può mai avere la certezza assoluta che in un istituto non circoli droga. Oggi le scuole rischiano di diventare una zona franca perché i docenti non hanno alcun potere di controllare gli studenti se vedono situazioni sospette o se nutrono dubbi. Il blitz dei militari ha voluto essere un segnale forte per far capire che i controlli ci sono e che qui i ragazzi sono tenuti d'occhio. Ne seguiranno altri anche in futuro, così come proseguiranno gli incontri con esperti delle forze dell'ordine». «Puntiamo sulla prevenzione, in tutte le sue forme - ha continuato -. Vogliamo che i genitori siano tranquilli e che i ragazzi sappiano a quali conseguenze vanno incontro se sgarrano».
CANI ANTIDROGA. Il pastore tedesco, con il suo super fiuto, ha controllato gli studenti di cinque classi (erano state scelte a campione, una per anno), poi è passato ai bagni e ai giardini. Risultato positivo: non ha trovato droga. È vero che si è soffermato un po' di più su qualche zaino, dove forse qualcosa di illegale tempo prima c'era stato, ma nessuno degli studenti è stato trovato con sostanze stupefacenti addosso. «I ragazzi - ha concluso il preside - hanno accolto bene l'iniziativa. Anzi, molti si sono persino divertiti perché erano diventati protagonisti di quella che sembrava una scena di un film. Erano tutti molti tranquilli e rilassati».
INTERNET E FACEBOOK. Rischi di alcol e droga, ma non solo. Anche internet può diventare una trappola. «Per questo motivo - ha concluso il preside - nei prossimi mesi saranno organizzate lezioni sui pericoli legati al web e soprattutto a Facebook: una tentazione per i ragazzi che con la loro ingenuità possono diventare facili prede di malintenzionati».
Claudia Milani Vicenzi